19 / 03 / 2020

3 consigli per una link building di successo nel 2020

Google conferisce grande valore ai link che puntano verso un sito web, nelle sue valutazioni per il posizionamento. Questo è ormai un assunto imprescindibile, ma nel 2020 comincia a cambiare di significato. Le penalizzazioni di Google sembrano essere più frequenti, gli algoritmi iniziano ad affinarsi. Per questo è importante fare due cose: muoversi con cautela, rivolgendosi ad esperti e preparare un Piano B.

Vantaggi e svantaggi della link building nel 2020

I vantaggi, banalmente, riguardano il miglioramento del proprio posizionamento organico. Lo svantaggio, letale, tremendo, potrebbe diventare una penalizzazione manuale.

Questo apre una domanda importante: siamo disposti, dopo tanta cura, lavoro ed impegno a creare il nostro progetto web, che sia un ecommerce o un portale d’approfondimento, a rischiare di perdere tutto per un backlink mal curato?

La risposta dovrebbe essere: sicuramente no. Qualsiasi sia la strategia che vogliamo adottare, dobbiamo essere certi che il gioco valga la candela.

Quindi si può migliorare il proprio ranking sui motori di ricerca senza link building?

Sì, ma anche no. Per rispondere correttamente a questa domanda è necessario:

  1. rendersi conto del fatto che quando un contenuto è di qualità, porta valore agli utenti, è ben scritto, tenderà a ricevere link organici naturali. Fattore di ranking.
  2. tenere in considerazione che le operazioni di link building puntano, in assoluto, a cercare di somigliare quanto più possibile ad una pubblicazione “organica”. Questo può accadere solo se si tratta la materia con attenzione e ci si basa su analisi di settore puntuali.

I nostri 3 consigli

Abbiamo messo insieme alcuni punti cercando di fornire soluzioni alternative o, per meglio dire, strategie che abbiamo testato e che portano a risultati concreti, di cui non è facile trovare letteratura in giro.

1 / Punta a costruire relazioni

Per poter strutturare una strategia di Link Building di successo, è importante curare le relazioni. Queste per definizione comprendono un contatto umano, un avvicinarsi, un confronto: ricorda che non c’è budget migliore di una connessione professionale coltivata a dovere.

Questo è un consiglio che potrebbe essere applicato a tutto il mondo del marketing, ma che ha un particolare valore nella Link Building, e può essere guardato da due prospettive.

  • Relazioni basate sul mondo online: è fondamentale accedere ai gruppi sui social ed alle community online di riferimento nel mondo della Link Building e della SEO (e quando si riesce, partecipare attivamente). Ce ne sono svariate, è facile trovarle con una breve ricerca. Molto spesso le community funzionano come delle matriosche: frequentando una, se ne scoprono di nuove, allargando il proprio giro di contatti. In questi gruppi è molto facile conoscere personalità legate al mondo della link building, quelli che insomma “la fanno per davvero”.
  • Relazioni nel mondo reale, “quello offline”: il consiglio più importante che vogliamo trasmettere è tutto qui. Vi ricordate del Piano B di cui parlavamo? Ciò che ci ha portato il maggior beneficio, sotto molti punti di vista, ma in particolar modo dal punto di vista della Link Building, è stato lo stringere partnership e partecipare ad eventi di settore. Abbiamo scritto vari articoli per il blog dei nostri partner, partecipato a meetup e conferenze, come ospiti o come relatori. Qualche blog di settore ci ha intervistati, addirittura siamo stati contattati da un paio di radio locali. Quando ci hanno chiesto di collaborare, lo abbiamo fatto volentieri, in cambio di un link verso il nostro sito. Chiederlo, e riceverlo poi, è sembrata una cosa “naturale”. Sì, esatto, naturale come i link che piacciono tanto a Google.

Entrambe queste eventualità riportano al mondo onlife (crasi tra online e offline) di cui si sente parlare sempre più spesso: nella link building è quantomai importante partire da relazioni vere, reali, che potrebbero piacevolmente sfociare in un caffè di lavoro il sabato mattina.

2 / Scrivi guest post di alto valore

Scrivere un contenuto che offra un reale valore sembra molto facile, o impossibile. La verità è come al solito nel mezzo e un guest post di valore in generale ha queste caratteristiche: si basa sulle nostre strategie di marketing, risponde alle esigenze di un gruppo di utenti e combacia con le logiche commerciali e promozionali del partner.

Ci è capitato di lavorare con partner di livello, realtà multinazionali, che trasferiscono un bel po’ di ranking se guardiamo la prospettiva meramente legata alla Link Building, ma che soprattutto hanno la possibilità di posizionare i contenuti su parole chiave secche molto competitive.

Quelle SERP che noi faticheremmo tantissimo a raggiungere, con intent global, le curiamo con il ranking dei nostri partner: possiamo posizionare infatti anche un guest post, ottimizzandolo a dovere, che comunque alla fine della fiera rimanda a noi ed ai nostri servizi.

Per evitare di sembrare troppo tecnici o astratti, facciamo un esempio concreto:

Immaginiamo di possedere un ecommerce che si occupa di arredamento, con focus specifico sulle camerette per bambini. Stringendo una relazione con un produttore, potremmo creare un contenuto che propone un abbinamento innovativo dei suoi prodotti per creare una cameretta per bambini fantastica ed economica. Ovviamente con chiari rimandi alla nostra realtà ecommerce.

Questo risponde bene ai criteri per un guest post di valore che abbiamo provato a dare prima: si basa sulle nostre esigenze di marketing, perché ci garantisce un link in ingresso contestuale e pertinente, oltre ad essere un potenziale vettore di utenza. Risponde alle esigenze di un gruppo di utenti: quelli che cercano soluzioni economiche ma innovative per arredare la cameretta dei figli. E conviene al nostro partner, che deve continuamente creare contenuti accattivanti e coinvolgenti per il proprio pubblico.

3 / Sfrutta le directory, se di qualità

Il terzo punto è meno originale, forse. Le directory sono un vecchio trucco della SEO, non diciamo niente di nuovo. In realtà, più che parlarvi di directory in senso stretto, ci riferiamo agli aggregatori ed i portali di valore. Ne esistono vari, dislocati sul territorio nazionale, la cui qualità è variabile ed è calcolabile solo di volta in volta, con un’analisi attenta.

Il consiglio è sicuramente di evitare directory spam o che richiedono una fee di accesso per la pubblicazione di un link do follow (ti consiglio di leggere questo paragrafo desideri approfondire). Si tratta di tecniche ormai superate, pericolose. Molto meglio cercare di identificare i 3-4 portali di riferimento del proprio settore, ed essere sicuri di esserci.

Conclusioni

L’obiettivo di quest’articolo è di fornire consigli su strategie innovative di link building per il 2020, e speriamo di esserci riusciti almeno in parte: non si tratta di trucchetti “black hat”, per usare una formula ormai un po’ in disuso. Speriamo di trasmettere il messaggio che le migliori strategie di Link Building nascono dalle relazioni e dalla capacità di distinguerci dagli altri. Da quello che abbiamo da dire.

Se vuoi continuare a discuterne o farci una domanda in merito, non esitare a contattarci