22 / 07 / 2019

Vendere all’estero online: come fare e quali sono i vantaggi

Vuoi fare in modo che il tuo sito internet riesca a vendere anche all’estero? Per riuscire a portare un sito e-commerce all’estero, è opportuno mettere in campo una valida strategia di vendita. Per vendere all’estero onlinec’è bisogno di una serie di autorizzazioni oppure di cercare di capire in che modo il commercio elettronico può darvi la giusta soluzione per sfondare nel mondo degli affari online.

 

Aprire un e-commerce all’estero, può risultare a volte più facile del previsto ma è opportuno valutare tutti gli effetti fiscali, gli errori che sarebbe possibile fare e degli obblighi invece che bisogna mantenere.

Il commercio elettronico ha la particolarità di non poter prevedere quelle che sono le normali regole delle forme di commercio tradizionale. E’ per questo che rientra piuttosto tra quelle forme di vendita in cui bisogna applicare una fiscalità internazionale. Però anche su questo aspetto in realtà, non è molto facile riuscire ad applicarla perché sennò si dovrebbe andare a capire ogni volta la transazione da quali paesi è interessata.

Non è un caso che le principali compagnie che vendono online a livello internazionale, come ad esempio Google, Amazon, eBay ma anche Microsoft oppure Apple, molto spesso sono oggetto di discussioni da parte di governi di tutto il Pianeta.

Queste imprese multinazionali che lavorano nel settore dell’economia digitale, molto spesso vengono accusate di non pagare le tasse nel Paese in cui lavorano. In realtà, però questo accade perché ci sono molti dubbi normativi in merito al tipo di attività che svolgono e modo in cui dovrebbero dichiarare i propri redditi sul posto.

Come aprire un e-commerce all’estero

Vi state chiedendo come internazionalizzare un’azienda? Per cercare di capire in che modo è possibile vendere all’estero on-line, bisogna innanzitutto andare a capire la differenza fra la vendita locale e quella internazionale. 

Quella locale è quella che avviene all’interno dello stesso paese mentre invece quella internazionale è quella in cui vi è uno scambio transattivo tra due Paesi di due differenti Nazioni o continenti. È qui che infatti che sorgono le prime perplessità. Per fare in modo che un e-commerce possa vendere anche all’estero però bisogna strutturare il sito internet in tal modo che abbia l’opportunità di vendere all’estero.

Aprire un e-commerce all’estero può risultare molto interessante da un punto di vista degli affari, ma bisogna prima analizzare bene il proprio mercato di riferimento. Basti pensare al fatto che si chiamano piccole medie imprese, i costi iniziali per realizzare questo tipo di e-commerce non saranno sicuramente bassi ed inoltre, anche il tempo per ripagare l’investimento non sarà breve.

Infatti, senza strutturare tutto per bene con un business plan, senza cercare di capire quali sono i nostri potenziali clienti all’estero, si rischia di fare un buco nell’acqua. Quando si è identificato il mercato internazionale di riferimento in base al target della propria azienda, allora si può cercare di creare la giusta strategia per cercare di far funzionare l’e-commerce all’estero. Il vero segreto sta nell’adattarsi al mercato di riferimento andando a studiare quelle che sono le caratteristiche.

Quali sono le prospettive di ritorno per chi vuole aprire un e-commerce

Ad oggi, le prospettive dell’e-commerce sembrano abbastanza buone, stando almeno ai dati emersi rispetto ad un trend positivo oramai dal 2016 anche nei mercati extraeuropei.

Però, a volte diventa difficile cercare di far quadrare da un punto di vista normativo la vendita. In ogni Paese ci sono una serie di regole sul commercio elettronico come accade ad esempio in Russia, dove per chi lavora online vi è la necessità di usare un server e mettere in campo una particolare gestione dei dati personali. Invece le questioni legate al commercio tra Stati membri dell’Unione Europea, sono molto più leggere e facili da affrontare.

Del resto, è anche vero che aprire un e-commerce che possa vendere in Europa dei prodotto italiani, è senza ombra di dubbio un business ancora in grado di dare buoni risultati. Molti infatti decidono di vendere prodotti artigianali all’estero, in una nuova valorizzazione del made in Italy.

Ciò perché i prodotti italiani sono tra quelli più famosi al mondo e tra quelli più richiesti stando agli studi di settore degli ultimi anni. Quindi, perché complicarsi la vita professionale?

Per cercare però di far fruttare il vostro e-commerce all’estero, è opportuno studiare con una serie di strumenti tutto quello che può essere di vostro interesse e, soprattutto che possa coinvolgere il pubblico di riferimento.

L’importanza della localizzazione dell’e-commerce: come vendere all’estero

Per fare in modo che un e-commerce funzioni nel paese estero di riferimento si deve fare in modo che il sito possa adattarsi con lingua, prodotti, usi e costumi al paese a cui si sta riferendo nella ricerca. Questa pratica è molto importante per riuscire a vendere anche in un paese diverso da quello di provenienza.

Dovrebbe essere una vera e propria peculiarità dell’e-commerce in grado di fare la differenza. Questo accade nei principali siti di vendita online internazionale e bisogna fare in modo che sia funzionale sotto questo aspetto. Allo stesso modo però bisogna mantenere una propria identità in modo tale da riuscire a sponsorizzare il prodotto del vostro portale in maniera diretta ed efficace.

Un altro elemento fondamentale sta nelle spedizioni e cercare di fare in modo che vengano rispettati gli standard locali in tema di tempi di consegna e non solo.

Le procedure per la vendita online internazionale

Nel business di un e-commerce bisogna seguire le procedure di vendita on-line, per cercare di superare i limiti e seguire le linee guida internazionale, bisogna utilizzare i corrieri e spedizionieri che possono essere in linea con le esigenze attuali. Basti pensare al fatto che bisogna superare i costi di dogana e la tassazione in base al paese di riferimento.

La cosa sicura però è scegliere una sede operativa in cui ha luogo la vostra società di vendita e poi gestire invece la compravendita ed eventuali trattazioni in un sistema operativo che possa essere pratico e veloce, oltre che efficiente.

Un altro elemento importante soprattutto per i siti e-commerce che hanno una vendita internazionale, è anche quello di prevedere un supporto ed un’assistenza costante per i clienti. Sono proprio questi elementi a fare la differenza sul sito e-commerce.