09 / 12 / 2019

I vantaggi, banalmente, riguardano il miglioramento del proprio posizionamento organico. Lo svantaggio, letale, tremendo, potrebbe diventare una penalizzazione manuale.
Questo apre una domanda importante: siamo disposti, dopo tanta cura, lavoro ed impegno a creare il nostro progetto web, che sia un ecommerce o un portale d’approfondimento, a rischiare di perdere tutto per un backlink mal curato?
La risposta dovrebbe essere: sicuramente no. Qualsiasi sia la strategia che vogliamo adottare, dobbiamo essere certi che il gioco valga la candela.
Sì, ma anche no. Per rispondere correttamente a questa domanda è necessario:
Abbiamo messo insieme alcuni punti cercando di fornire soluzioni alternative o, per meglio dire, strategie che abbiamo testato e che portano a risultati concreti, di cui non è facile trovare letteratura in giro.
Per poter strutturare una strategia di Link Building di successo, è importante curare le relazioni. Queste per definizione comprendono un contatto umano, un avvicinarsi, un confronto: ricorda che non c’è budget migliore di una connessione professionale coltivata a dovere.
Questo è un consiglio che potrebbe essere applicato a tutto il mondo del marketing, ma che ha un particolare valore nella Link Building, e può essere guardato da due prospettive.
Entrambe queste eventualità riportano al mondo onlife (crasi tra online e offline) di cui si sente parlare sempre più spesso: nella link building è quantomai importante partire da relazioni vere, reali, che potrebbero piacevolmente sfociare in un caffè di lavoro il sabato mattina.
Scrivere un contenuto che offra un reale valore sembra molto facile, o impossibile. La verità è come al solito nel mezzo e un guest post di valore in generale ha queste caratteristiche: si basa sulle nostre strategie di marketing, risponde alle esigenze di un gruppo di utenti e combacia con le logiche commerciali e promozionali del partner.
Ci è capitato di lavorare con partner di livello, realtà multinazionali, che trasferiscono un bel po’ di ranking se guardiamo la prospettiva meramente legata alla Link Building, ma che soprattutto hanno la possibilità di posizionare i contenuti su parole chiave secche molto competitive.
Quelle SERP che noi faticheremmo tantissimo a raggiungere, con intent global, le curiamo con il ranking dei nostri partner: possiamo posizionare infatti anche un guest post, ottimizzandolo a dovere, che comunque alla fine della fiera rimanda a noi ed ai nostri servizi.
Per evitare di sembrare troppo tecnici o astratti, facciamo un esempio concreto:
Immaginiamo di possedere un ecommerce che si occupa di arredamento, con focus specifico sulle camerette per bambini. Stringendo una relazione con un produttore, potremmo creare un contenuto che propone un abbinamento innovativo dei suoi prodotti per creare una cameretta per bambini fantastica ed economica. Ovviamente con chiari rimandi alla nostra realtà ecommerce.
Questo risponde bene ai criteri per un guest post di valore che abbiamo provato a dare prima: si basa sulle nostre esigenze di marketing, perché ci garantisce un link in ingresso contestuale e pertinente, oltre ad essere un potenziale vettore di utenza. Risponde alle esigenze di un gruppo di utenti: quelli che cercano soluzioni economiche ma innovative per arredare la cameretta dei figli. E conviene al nostro partner, che deve continuamente creare contenuti accattivanti e coinvolgenti per il proprio pubblico.
Il terzo punto è meno originale, forse. Le directory sono un vecchio trucco della SEO, non diciamo niente di nuovo. In realtà, più che parlarvi di directory in senso stretto, ci riferiamo agli aggregatori ed i portali di valore. Ne esistono vari, dislocati sul territorio nazionale, la cui qualità è variabile ed è calcolabile solo di volta in volta, con un’analisi attenta.
Il consiglio è sicuramente di evitare directory spam o che richiedono una fee di accesso per la pubblicazione di un link do follow (ti consiglio di leggere questo paragrafo desideri approfondire). Si tratta di tecniche ormai superate, pericolose. Molto meglio cercare di identificare i 3-4 portali di riferimento del proprio settore, ed essere sicuri di esserci.
L’obiettivo di quest’articolo è di fornire consigli su strategie innovative di link building per il 2020, e speriamo di esserci riusciti almeno in parte: non si tratta di trucchetti “black hat”, per usare una formula ormai un po’ in disuso. Speriamo di trasmettere il messaggio che le migliori strategie di Link Building nascono dalle relazioni e dalla capacità di distinguerci dagli altri. Da quello che abbiamo da dire.