05 / 06 / 2023
La terminologia nel mondo del marketing può essere difficile da interpretare, ma avere ben chiari alcuni concetti, come quelli di retargeting e remarketing, sarà essenziale anche per comprendere i meccanismi della promozione, online e offline.
Ecco, quindi, una guida che vi consentirà di conoscere in modo chiaro le caratteristiche di questi due sistemi di promozione, e anche le differenze tra loro.
Cos’è il remarketing?
Il primo concetto che andremo ad approfondire, ancora prima di individuare come fare remarketing e retargeting, riguarda il remarketing e il suo significato.
In generale si può dire come il remarketing consista in una forma di pubblicità, ed in particolare in un sistema pubblicitario che vede l’utilizzo delle nuove tecnologie e di internet.
Quindi, il remarketing, come prima cosa, si realizzerà online, utilizzando anche quelli che sono gli strumenti, o remarketing tool, che potranno essere impiegati soprattutto da chi sia capace di coglierne tutte le caratteristiche e le potenzialità.
Questa forma di pubblicità online, però, ha un’altra particolarità: si rivolge, infatti, agli utenti basandosi su quelle che saranno state le loro precedenti azioni, quelle che avranno già compiuto su internet.
Quindi il fatto, ad esempio, di aver messo un Mi Piace su Facebook potrà aiutare chi si occupi di remarketing a definire una strategia per quel tipo di utente.
Questa strategia oltre a consentire di fare una pubblicità generale, darà la possibilità a chi abbia un sito internet di mantenere la visibilità del proprio marchio anche nel momento in cui l’utente abbia lasciato il sito stesso.
Cos’è il retargeting?
Oltre al remarketing abbiamo anche il retargeting il cui significato dovrà essere analizzato nel dettaglio. Con questa parola si vuole fare riferimento all’uso di campagne di advertising che, mediante l’uso di cookie anonimi, consentono di tracciare la navigazione effettuata dagli utenti all’interno del proprio sito internet.
Quindi, con il retargeting sarà possibile capire quali siano i percorsi seguiti dagli utenti in un determinato sito internet, e anche intercettarne i gusti e le preferenze.
Spesso si nota come in Google, ad esempio, retargeting e remarketing vengano utilizzati come sinonimi, ma si hanno delle differenze tra le due terminologie.
Il retargeting per Google, quindi, potrebbe essere assimilabile al remarketing, ma non è così.
Anche per questo tipo di attività di promozione si utilizzano delle piattaforme di retargeting, ad esempio con l’unione di prospecting e retargeting.
Remarketing vs retargeting: differenze
A questo punto, quindi, possiamo vedere le differenze tra retargeting e remarketing.
Anche se i due strumenti hanno lo stesso obiettivo, cioè coinvolgere i potenziali clienti ed evitare che questi non concludano la propria transazione, si può individuare una differenza fondamentale tra retargeting e remarketing dal punto di vista dello strumento utilizzato.
Infatti, il remarketing vedrà soprattutto l’uso dell’email per non perdere il proprio cliente: si invierà una comunicazione nella quale, ad esempio, si indicherà al cliente che il suo carrello lo attende e che dovrebbe concludere il suo acquisto.
Il retargeting, invece, utilizza soprattutto gli annunci pubblicitari. Ad esempio, ciò si può vedere nel sistema di retargeting Facebook nel quale si proporranno annunci dedicati a chi abbia una determinata preferenza.
Come fare remarketing e retargeting: esempi di successo
Infine, per imparare al meglio come fare remarketing e retargeting si possono vedere alcuni esempi di successo.
Si può pensare ad Expedia, che propone ai propri utenti offerte a tempo limitato per alberghi e voli che abbiano già visualizzato.
Oppure ai tanti esempi di retargeting su Instagram, come quelli di TicketOne, Intimissimi e Wish, che propongono nelle stories degli annunci inerenti agli oggetti già visti dall’utente durante la sua ultima consultazione del corrispondente sito internet.